Aquile … o Polli –
Ci sono persone che hanno una gran voglia di lottare per i loro ideali; persone che si mettono continuamente in gioco, anche quando avanzano negli anni, persone che “volano alto”, per aiutare a dare un senso profondo alla propria vita e a quella degli altri;
– che sono alla ricerca continua della libertà dai bisogni e dai condizionamenti e per questo sono disposte anche a pagare di persona, in termini di consenso sociale e di rinunce per se e per i propri cari;
– che promuovono sogni e aiutano a realizzarli.
Queste persone sono “straordinarie risorse” per se stessi e per quelli che sono vicini.
Poi ci sono persone che, per mancanza di coraggio, per opportunismo, per paura di sbagliare o anche solo per non essere giudicati, non tentano neanche di spiccare il volo, preferiscono restare per terra a razzolare nell’aia ristretta della propria quotidianità e si consegnano alla banalità e al vuoto di stili di vita fatui; persone che trascinano zavorre mentali così pesanti da non riuscire più ad elevarsi, né mai a sognare o andare incontro al futuro, mettendosi in gioco e rischiando di persona.
Piace immaginare l’uomo, ogni singolo uomo, immerso nel mare immenso della vita, sul quale, per tutti, soffia il vento di Dio. Ciascuno ha in mano il timone della propria navicella e lo orienta nella direzione che crede (libero arbitrio). Ciascuno è libero di “volare alto” o di “razzolare nell’aia” … ; dipende dalle cose in cui crede e dal desiderio d’infinito che si porta dentro.
Accade però spesso che anche quelli che posseggono ali robuste per poter volare, continuano a razzolare nell’aia … nati “aquile” … vivono da “polli” … così vivendo si è infelici … e si rendono infelici anche le persone che la Provvidenza pone accanto nel tragitto della vita.
Nicola Serinelli 